Vesima Punta Nave
Usciti dal casello di Genova Voltri, giriamo a destra in direzione Arenzano. Dopo qualche chilometro, costeggiando il mare, ci troviamo subito dopo una galleria in prossimità del parcheggio libero antistante la spiaggia di Scoglio Nave, dove ci immergeremo. Per raggiungere la spiaggia dobbiamo attraversare la strada ed una ripida scala che ci porta a pochi metri dalla battigia. La preparazione dell’attrezzatura è facilitata dalla possibilità di muoversi piuttosto liberamente nel parcheggio – normalmente tutte le operazioni di preparazioni avvengono in prossimità delle automobili. |
Punta nave, dove si svolge il 90% dei tuffi in questo sito di immersione, si all’estremità della spiaggia che guarda a Genova: per raggiungerla potremo quindi entrare direttamente in acqua puntando verso di essa o camminare con le attrezzature fino ad arrivare in prossimità di questa.
Il fondale della spiaggia è costituito da ghiaia piuttosto grossa quindi non solleva sospensione. La massima profondità non supera i 16 metri, se non per la variante, (normalmente 14)! |
Variante: oasi pinne nobili e scogli fronte scalinata
Scesi dalla scalinata entriamo immediatamente in acqua: una volta sotto passiamo tra due grossi scogli in una sorta di canale dove troviamo diversi pesci peperoncino e bavose. Una volta passato il canale, puntiamo a SUD con un’inclinazione di circa 15/20 gradi verso Ovest. Dopo circa 200 metri – è una bella cavalcata da farsi però in tutta tranquillità - e alla profondità massima di 16 metri, incontreremo sulla distesa sabbiosa un paio di oasi di posidonie, ampiamente popolate e ricche di vita. Ci sono anche diverse pinne nobili in zona, polpi, etc. Il ritorno si svolge in navigazione reciproca: una volta tornati in 5 metri d’acqua, saremo nei pressi degli scogli di entrata. |
Punta Nave
Assumendo di entrare a metà spiaggia per effettuare le regolazioni del caso per quanto riguarda assetto ed equipment, ci diamo l’OK e una volta in acqua seguiamo l’ondulatura della spiaggia in direzione N-NO fino a raggiungere la punta. Questa punta è costituita da una piccola parte naturale (Scoglio Nave) e da un complesso artificiale di blocchi e pietre che negli anni hanno creato una vera e propria punta che guarda ad Ovest. La percorriamo verso il mare aperto tenendola alla nostra sinistra e guardando bene in ogni anfratto: scorfani, uova di seppia e seppie, falsi coralli e gorgonie sono la normalità. In notturna potremo trovare anche piccoli gronchi di sabbia e corvine. La punta nel suo culminare trova proseguimento artificiale in un muretto che prosegue alla profondità di 14 metri per una quindicina di metri: incredibilmente, a solo 1.5 km in linea d’aria dal porto di Genova, lungo questo muretto, troveremo un paradiso per i nudibranchi: doridi dipinti, flabelline rosa, cratene peregrine costellano ogni alga e sargasso del muretto. Percorso il muretto, ritorniamo indietro sulla punta e la teniamo sulla nostra spalla sinistra: avanzeremo come in precedenza per una ventina/trentina di metri e controlleremo l’aria. Il ritorno viene fatto passando sopra gli scogli che costituiscono la punta. In notturna, qui si possono incontrare alcune dei più begli esemplari di alicia mirabilis, completamente aperte ed in caccia nel buio: uno spettacolo che da solo vale l’immersione. Raggiunto il minimo fondale lungo la punta in rotta reciproca, possiamo uscire nei pressi della punta e percorrere la spiaggia fino alla scalinata oppure continuare seguendo l’ondulatura del fondale ghiaioso per incontrare due massicci scogli in poco meno di 5 metri di fondale: a quel punto ci troveremo nei pressi della scalinata. Possiamo quindi uscire e salire al parcheggio. |